OTTOBRE 2010
NOTE SCHERZOSE
Caro diario,
oggi è stata una giornata davvero difficile. Mi sono alzato con un mal di testa TER-RI-BI-LE perché la notte ho dormito poche ore. Ho fatto colazione e come al solito il latte era finito, i biscotti sterminati da mia sorella.
Accontentandomi di una merendina, sono andato a lavarmi i denti, ma il dentifricio era finito! Allora, furibondo, ho afferrato una caramella alla menta, ho salutato tutti e poi sono sceso e ho preso la mia solita vecchia bici; non riuscivo neppure a vedere il cancello tanto fitta era la nebbia.
Arrivato a scuola trafelato, ho sistemato la bici al solito posto e mi sono precipitato in classe, ma non c’è nemmeno stato il tempo di sedermi che la prof. è entrata decisa dicendo:”Buongiorno ragazzi! Oggi compito”. In quel momento si è bloccato il mio corpo e mi sono rifugiato nella mia testa per capire cosa stava succedendo… Avevo dimenticato di studiare!
Mi sono seduto impassibile continuando a pensare all’argomento della verifica.
Finita quell’impresa a dir poco impossibile, mi sono ricordato che avevamo arte le ultime due ore, ma dopo il compito, una di musica e l’altra di geometria, mi sono chiesto se l’inferno fosse venuto in superficie per arrivare a me.
Finalmente è giunta la mia salvezza: l’intervallo!… Sono rimasto presto deluso perché mi sono accorto che ero senza merenda e ho dovuto passare quei 15 minuti di pausa con dei brontoloni atroci.
Poi eroicamente ho preso la cartellina e tutti siamo andati nell’aula di arte con il prof: ”Oggi inizieremo la tecnica a spruzzo!”. Quelle parole mi hanno sollevato da terra, rilassando la mia mente ormai esausta.
Ho provato subito un soffietto, funzionava talmente bene che mi sono fatto un bagno di colore blu, sembravo un PUFFO gigante.
Dopo quelle due ore rilassanti è suonata la campanella, ho preso la bici e sono ritornato a casa. Entrando, mi sono trovato la mamma davanti con uno sguardo agghiacciante a causa del 5 preso in matematica; ci mancava solo questa! Mi sono chiesto quante altre cose dovevano accadermi ancora
Poi la mamma mi ha detto che stavo dimenticando qualcosa, mi sono concentrato al massimo, ma certo! Il compleanno di papà! Ho afferrato velocemente il telefono e gli ho fatto gli auguri. Tornato a casa papà, abbiamo concluso la cena con una bella torta fatta da mamma, era buonissima! La giornata si è conclusa veramente bene e tutto si è risolto al meglio… , tranne per il 5 che devo ancora dire a papà!
Elia
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