GENNAIO 2011

Caro diario,                                                                                              01/01/11

oggi, mi sono svegliato molto più tardi del solito: la notte scorsa c’è stato il veglione con lo spumante e i fuochi d’artificio. Allo scoccare della mezzanotte io e mio papà ci siamo armati di giubbotto e fiammiferi. I botti erano già cominciati e il cielo nero della notte risplendeva di mille colori e sprizzava scintille. Allora ci siamo messi sotto anche noi, con luci e fuochi di ogni genere, per una notte piena di spettacoli e danze di fuoco.

Questa mattina, su programmazione di mia madre, abbiamo saltato la colazione per meglio prepararci al pranzo di mezzogiorno, un pasto dolce-salato con leccornie di ogni tipo: il brunch. Dopo aver colmato la mia pancia, mi sono rilassato visto che non dovevo fare i compiti. Mi sono divertito a giocare a tenda-ball con mio fratello, un gioco di mia invenzione da fare all’aperto che consiste nel tirare una pallina gommosa in una tenda inclinata, l’avversario deve prenderla e subito rilanciarla. Si arriva fino a un massimo di tre punti; ogni giocatore guadagna un punto quando l’avversario non riesce a prendere la palla e a ributtarla nella tenda. Verso le quattro, visto che non sapevamo cosa fare a causa del brutto tempo, ci siamo visti un film in famiglia. Finito il film, ho passato la fine del pomeriggio a giocare a palla con mio fratello. Dopo cena ho guardato un po’ la televisione, ma presto il sonno mi ha rapito e mi sono addormentato. Non sarà stato un primo dell’anno molto movimentato, ma è stato bello stare in famiglia a divertirsi. 

 Matteo S.

 

Caro diario,                                                                                                                  5/01/11

questa mattina mi sono svegliato alle 7.00, prestissimo! Per me e per mia sorella è stato un trauma! Però eravamo felici perché ci aspettava un viaggio fino a Trieste con il camion di mio padre. Siamo partiti in fretta e in furia perché, secondo mio padre, ci eravamo svegliati tardi e lui aveva molte consegne da fare.

Imboccata l’autostrada A4, abbiamo visto parecchi camion, il traffico era lentissimo.

Per fortuna a un certo punto gli ingorghi sono finiti e siamo riusciti ad arrivare a Trieste molto velocemente, intorno alle 8.30. Mio papà ha fatto le consegne, scaricando qua e là molti bancali che pesavano un quintale ciascuno.

Poi il viaggio è proseguito fino a Muggia, dove abbiamo fatto altre consegne. Verso mezzogiorno ci siamo fermati in un supermercato e io ne ho approfittato per mangiare due bei tranci di pizza, fin che il mio stomaco quasi non esplodeva.

Siamo tornati a casa contentissimi!

 Oliver G.

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