NOTIZIE DAL MONDO
SALVATI 33 MINATORI CILENI
Il 05/08/2010, trentatrè minatori cileni sono rimasti intrappolati in una miniera di rame e oro e si sono riparati, dalla nuvola di povere, in un rifugio con ossigeno e viveri, con un bicchiere di latte e un po’ di tonno ogni due giorni.
Solo il 22/08 sono stati individuati e sono subito iniziati i lavori per mandar loro viveri e per costruire, a tempo record e con l’aiuto di altri stati, una capsula per farli uscire dalla miniera.
Il 13/10 la capsula era pronta per il salvataggio: sono servite ventisette ore per portare in salvo i minatori e i sei uomini che erano scesi per organizzare la risalita.
Quando ho saputo che erano tutti salvi, ho pensato subito che se io fossi stata lì sotto, probabilmente mi sarei fatta prendere dal panico e non riesco a immaginare come abbiano fatto quegli uomini a mantenere la calma e la speranza in una situazione simile.
Mi sono anche messa nei panni delle famiglie e quasi riuscivo a sentire l’angoscia e l’ansia che devono aver provato in quei momenti.
Non ho visto le immagini del salvataggio, ma immagino la felicità di quegli uomini e delle loro famiglie anche se non capisco perchè si rassegnino a fare i minatori per il resto della vita, visto l’accaduto, e sopratutto visto che non verrà diminuito il pericolo dei crolli. Non capisco nemmeno perchè non riescono a trovare la forza per ribellarsi alla paga scarsa a agli ambienti malsani: un modo di gestire le miniere pari a quelle del 1800, che in Europa e in nord America è migliorato grazie alle proteste e agli scioperi di quei tempi.
Probabilmente, per noi è difficile capire la loro situazione, perchè viviamo in un paese industrializzato, ma io sarei ribellata ugualmente al loro posto.
Marta D.L.
LE ALLUVIONI TRAVOLGONO IL VENETO
I primi giorni di novembre, nel territorio compreso tra Verona, Vicenza e Padova sono stati molto difficili per la popolazione. Diversi fiumi, principalmente il Bacchiglione, sono straripati dai loro letti e hanno invaso i territori circostanti a causa delle abbondanti piogge. Secondo gli esperti anche lo scioglimento della neve in montagna ha contribuito all’alluvione.
L’allerta è stata data solamente ad alcuni centri abitati, la protezione civile è accorsa in loro aiuto, ma la maggior parte degli abitanti dichiara di non essere stata avvertita tempestivamente.
Nelle campagne, quando si è deciso di rompere degli argini per non rischiare di allagare i paesi, molti contadini e allevatori hanno perso tutti i loro possedimenti, senza poter salvare nulla.
In un allevamento di polli a terra, l’acqua ha invaso tutto e gli animali sono stati travolti.
In un’altra azienda zootecnica di mucche i poveri animali hanno sofferto la stessa fine. Le perdite sono state ingenti, subito si è iniziato a ripulire le case e le strade e sono stati organizzati dei progetti per raccogliere i fondi.
Intanto le istituzioni della regione hanno chiesto aiuti allo stato per cercare di riparare i danni: dallo stato però sarà possibile ricavare solo una piccola parte.
Queste calamità naturali, in un momento così delicato qual è la crisi finanziaria, non aiutano certo le famiglie in difficoltà che ora sono nella disperazione.
Infatti camminando per i paesi colpiti dalle alluvioni, si può constatare la gravità dei danni: case immerse nel fango, negozi che ora devono buttare delle merci nuove, campagne sommerse dall’acqua, sacchetti di sabbia a tutte le porte ed escavatori per rimuovere i detriti.
La popolazione soffre e per giorni alcune famiglie dovranno mangiare alle mense comuni.
Adesso si aspettano gli aiuti e si continua a sperare in un futuro migliore e il futuro sono i bambini per i quali sono state riaperte le scuole con volontari che li aiutano a superare questo brutto momento, mentre i genitori ripuliscono le case.
Questo avvenimento drammatico ci dovrebbe far riflettere su quello che può accadere senza preavviso e distruggere tutto.
GIULI
TOUR EIFEL A RISCHIO ESPLOSIONE
Telefonata anonima spaventa i francesi
La chiamata anonima, giunta alle 21 di ieri sera (15 settembre), non prometteva niente di buono. Annunciava che una bomba era stata collocata nella Tour Eiffel, pronta ad esplodere. Poco dopo la polizia trovava un pacco sospetto e subito scattavano i provvedimenti.
A una a una, in tutta la zona di Campo di Marte, oltre duemila persone sono state evacuate, compresi i visitatori saliti sulla torre, che non potevano usufruire dell’ascensore perché bloccato.
Dopo aver liberato tutta la zona, gli agenti di polizia, con l’aiuto dei cani, hanno iniziato a perlustrare l’intera area intorno al monumento in cerca dell’ordigno esplosivo. Hanno percorso tutti i piani della torre e controllato accuratamente ogni punto. La perlustrazione è proseguita per tutta la notte.
Nel frattempo, un’altra chiamata anonima spaventava la Francia.
Dopo la spianata di Campo di Marte, perciò, anche una stazione della metropolitana veniva fatta evacuare, quella della di Saint Michel.
Parigi è la zona della Francia più soggetta al rischio di attentati.
L’allarme attentati viene lanciato dal capo dell’anti-terrorismo francese, Bernard Squarcino: “ La minaccia di attentati terroristici in Francia”, egli afferma, “non è mai stata così alta.” Il livello di minaccia, sottolinea Squarcino, è uguale a quello del 1995, anno conosciuto per un’enorme quantità di attentati nello stato francese. Molti operatori della sicurezza francese collegano questo nuovo episodio alla decisione, presa ieri dal parlamento transalpino, di vietare completamente l’uso del burqa in luoghi pubblici.
Alessio P.
Foto da “La Stampa” il 14/09/2010
SUOTH PARK IN PERICOLO
Gli autori continuano a provocare nonostante le minacce islamiche
14 Aprile 2010 – South Park, cartone animato che sta avendo grande successo in tutto il mondo, ha fatto infuriare i fondamen
talisti islamici.
Il motivo? Gli ideatori, Matt Stone e Trey Parker, nel loro serial hanno rappresentato Maometto nei panni di un orso bruno.
Abu Talhal Al-Amrikee, responsabile del gruppo con sede a New York e Anwar al-Awlaki, estremista yemenita, hanno minacciato i creatori del cartoon con un messaggio minatorio in Internet e con una foto di Theo Van Gogh, regista olandese, assassinato da un militante islamico. Matt eTrey sono in pericolo a causa dell’ invito alle armi lanciato dai due fondamentalisti, che hanno fornito dettagli sulle loro abitazioni. E’ stata minacciata anche l’ emittente Comedy Central, che trasmette South Park negli U.S.A.
Nel 2006 il canale tv aveva proibito a Stone e Parker di raffigurare Maometto in un episodio nel quale si parlava delle polemiche scatenate dalla pubblicazione di sue caricature su un giornale danese. Così gli ideatori nell’ ultimo episodio sul profeta hanno coperto le parole “profeta Maometto’’ e al posto dell’ orso è entrato in scena Babbo Natale. E’ stato impossibile seguire lo svolgimento della puntata a causa dei continui bip e dei tantissimi avvisi “Censored’’. In questo modo i due irriverenti creatori hanno aggirato l’avvertimento e hanno preso in giro i suoi artefici.
Stone e Parker hanno rappresentato anche Gesù e Buddha in situazioni provocatorie senza attirare, però, le ire delle organizzazioni religiose.
Non è ancora chiaro il motivo dell’ autocensura, ma i fan sul sito Southparkstudios.com ipotizzano che i padri del cult abbiano voluto avvertire Comedy Central.
Se si farà intimidire dagli estremisti, loro protesteranno producendo episodi incomprensibili.
Lorenzo N.
GONDOLE IN INDIA
A Bangalore un quartiere ispirato a Venezia
100’000 m2 d’Italia in una ricostruzione indiana di Venezia
È approdato in India il campanile di San Marco, portandosi dietro tutta Venezia. A Bangalore, infatti, il gruppo immobiliare Purvankara ha proposto la costruzione di un quartiere residenziale che vuole riprodurre la famosa città lagunare. Ciò che la differenza dai precedenti è che questa riproduzione diventarà una zona residenziale e non un divertimento per turisti. Nella penisola del Deccan sorge Bangalore, città con quasi 7 milioni di abitanti, capitale delle novità della Upper Class e dell’Information Tecnology. In una delle parti più ricche della città lo studio Venkataramanan ha disegnato 100’000 metri quadrati tra canali, campi e calli. Per rendersi conto delle dimensioni, un campo da calcio corrisponde a solo 5’000 m2! I progettisti spiegano di aver prestato attenzione a tutti i dettagli, dalla raffinatezza dei mobili e dei tessuti ai giochi di luce. Anche la vista dall’alto assomiglia alla forma di pesce della perla del Veneto. I prezzi, 80 mila euro per 3 camere con vista, sembrano stracciati ma in India sono in pochi a poterseli permettere. Le gondole navigheranno per la riproduzione del Canal Grande e per il lago Smeraldo e nella grande piazza svetterà un alto campanile. Molto più probabilmente ci saranno spazi per il benessere degli indo-veneziani, come piscine termali, centri sportivi e negozi (questi ultimi sono immancabili). Si è ancora indecisi sulla costriuzione o meno della cascata sul lato est della Venezia indiana, ma di sicuro sarà iun posto dove rilassarsi magari facendo un viaggetto in gondola o dello shpopping in riva al canale. In questa Venezia, ennesima copia, la vita indiana si svolgerà con un pizzico d’Italia.
Leonardo Z.
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